venerdì 27 novembre 2009

Coeur de papier

Gli impegni si sono moltiplicati molto velocemente dandomi e dando ia miei colleghi dello Studio Blinq opportunità che non ci aspettavamo e delle quali siamo entusiasti!!! Io e Ste abbiamo finalmente aggiornato il blog delle Bkiss dove potrete trovare alcune pagine dei lavori che abbiamo fatto durante questo anno, quindi correte a dargli un'occhiata :P


Intanto un piccolo assaggio con questa vignetta tratta dal primo volume "Coeur de papier" scritto da Bruno Enna, disegnato da Giovanni Rigano, colorato da noi dello Studio blinq pubblicato da Soleil Production (in Francia) per la collana Métamorphose, diretta da Barbara Canepa & Clotilde Vu.




Ecco due righe scritte da Bruno Enna per introdurvi questa nuova storia....


Dunque, come iniziare? Con un annuncio? Un comunicato stampa? No, meglio iniziare con un AVVERTIMENTO...

Quella che abbiamo intenzione di raccontarvi non è una storia per Bambini Qualsiasi.

Le storie per Bambini Qualsiasi parlano di bambini buoni e Crystal (Kriss) Bottomwine non è buono. Lui è viziato, scontroso, a volte un po’ antipatico e fin troppo curioso. Difficile fare amicizia con lui. Ancora più difficile sentirsi COME lui. che abbiamo intenzione di raccontarvi
non è una storia per Bambini Qualsiasi.

Non solo: nelle storie per Bambini Qualsiasi, se si parla della morte lo si fa alla lontana, magari usando raffinate metafore. La morte è un’entità astratta, un evento imperscrutabile, una semplice e serena mancanza. Nella storia che vogliamo raccontarvi, invece, la morte pesa quanto una bara piena. Si respira, aleggia tra le stanze della Casa, in mezzo ai discorsi sommessi dei suoi piccoli ospiti, oppure fa capolino attraverso le finestrelle smerigliate che separano la Sala Comune dal Giardino Uggioso.

Infine (e QUESTA è la vera differenza con la storia che vogliamo raccontarvi), nelle storie per Bambini Qualsiasi, tutto... finisce... bene.
Non aspettavi, dunque, una storia per Bambini Qualsiasi. Non date assolutamente questa storia in mano a vostro figlio. Sarebbe come affidargli un paio di forbici e poi chiedergli di correre per la stanza, oppure regalargli un pezzo di fil di ferro e indicargli una presa elettrica. Siete avvertiti. Noi mettiamo le mani avanti. Decliniamo ogni responsabilità.

Tuttavia, quella che vogliamo raccontarvi È una storia per bambini.
Bambini particolari, s’intende.

Bambini che guardano i telegiornali in attesa di qualche buona notizia, che sperano nell’amicizia malgrado tutto, che scavano alla ricerca di piccoli tesori nascosti nella memoria, che leggono fumetti senza smontarli come giocattoli consumati.

Se siete QUESTO tipo di bambini, qualsiasi sia la vostra età, allora mettetevi comodi.
E ricordate: prima di entrare in un mondo nuovo, pulitevi sempre i piedi.